particolare della vetrata dell'abside della parrocchia foto del papa Giovanni Paolo secondo che incorona la statua della Madonna "La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"
Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata

Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana
[sei in: WEB]

STAFF E COLLABORATORI

foto di RobertoRoberto Amici
Sono nato a Roma nel 1953. Sono venuto a  Torre Spaccata nel 1961, quando il quartiere venne fondato e vi ho sempre abitato, eccetto alcuni anni dopo il matrimonio. Sono sposato con Giuseppina e ho tre figli.
Sono stato fin da ragazzo impegnato in parrocchia, soprattutto nell’oratorio e nella catechesi. Sono stato catechista e, per alcuni anni, responsabile dell’oratorio parrocchiale. Ora mi occupo della formazione dei ragazzi che vogliono diventare animatori dell’oratorio.
Per diversi anni ho fatto parte del Centro Oratori Romani, associazione che nella Diocesi di Roma si occupa della pastorale oratoriana. Nel C.O.R. sono stato segretario dell’associazione, responsabile di convegni estivi per allievi e catechisti e direttore del notiziario dell’associazione.
Sono laureato in filosofia e sono impiegato al Ministero per i beni e le attività culturali.
Da almeno due anni il parroco mi chiedeva di aiutarlo nell’attività di comunicazione. Ho iniziato, accompagnandolo agli incontri annuali della Diocesi dedicati ai web-master, ma senza troppo impegno.
Ora credo che mi abbia proprio incastrato.
Roberto è deceduto il 26 agosto 2017.

foto di AntonioAntonio Di Bartolo
Nato a Roma nel 1962, ho iniziato a frequentare la parrocchia e l'oratorio a circa otto anni e, in oratorio, sono rimasto prima come catechista poi come responsabile, per oltre venti anni. Ho svolto vari incarichi nella pastorale oratoriana anche a livello diocesano presso il Centro Oratori Romani.
Diplomato all'ITIS "Giovanni XXIII" di Roma, lavoro presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Mi piace leggere e ascoltare musica. Sono sposato con Mariella e abbiamo una figlia, Leila.
Non ho grandi competenze informatiche ma con un poco d'impegno e buona volontà (e girando moltissimo su internet), dopo aver tanto criticato il parroco per il "vecchio" sito, il minimo che potevo fare era dare una mano per contribuire a realizzare qualcosa di utile e dignitoso.

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ACCESSIBILITA’: UNA SCELTA PASTORALE

Internet costituisce un formidabile strumento di comunicazione.
I più giovani, e non solo, vi passano molto tempo. Sembrano isolati ma invece “parlano” con i loro amici, si scambiano messaggi, addirittura lo usano al posto del telefono.
Al computer si fissano appuntamenti, si scambiano notizie, documenti, foto, esperienze, ci si racconta in tempo reale, con un’ampiezza di possibilità che fanno pensare di essersi liberati da ogni vincolo di spazio e di tempo.
Internet è una grande piazza virtuale nella quale è possibile incontrarsi e comunicare, in ogni momento, senza muoversi di un passo.
Ma non è tutto facile come sembra.

Le nostre strade e le nostre piazze non sono accessibili a tutti.
Pensiamo a quanti ostacoli si frappongono alle persone diversamente abili: le barriere architettoniche, la mancanza di percorsi guidati, lo scarso rispetto dei normalmente abili.

Anche nel mondo di internet si possono incontrare degli ostacoli.
Persone con disabilità fisica di diverso tipo, hanno difficoltà ad accedere pienamente ai contenuti dei siti internet.
Limitazioni all’accesso possono venire anche da carenze tecniche. Non tutti hanno il computer attrezzato con i più recenti componenti hardware e software o sono collegati alla ‘larga banda’ telefonica, per cui finiscono per vedere male, o addirittura per non vedere, le pagine di siti che, nella loro creazione, hanno tenuto conto solo delle ultime novità tecnologiche.
Anche in internet, insomma, esiste un problema di accessibilità.

Cosa significa che un sito internet è accessibile?
In una battuta possiamo rispondere che un sito è tanto più accessibile quanto più è possibile ‘navigarlo’ in differenti contesti. Rendere un sito web accessibile significa garantirne l'accesso a persone con qualsiasi tipo di limitazione, sia fisica sia tecnologica.

Abbiamo cercato di usare la nostra esperienza e conoscenza delle varie modalità di accesso a Internet per sviluppare un sito web chiaro e semplice da usare per chiunque. Abbiamo usato linguaggi conformi alle specifiche dettate dal W3C, perché crediamo che l'usabilità (altra parolona difficile per indicare l’accoglienza digitale del sito) e l'accessibilità debbano essere basate su fondamenta solide.
I contenuti del sito sono perciò scritti in XHTML 1.0 Strict mentre gli aspetti della presentazione visuale sono interamente riservati ai fogli di stile CSS; entrambi i codici sono validati con sistemi automatici e semiautomatici.
Abbiamo anche cercato di ottenere un buon livello di accessibilità secondo il metro di misura stabilito dal WCAG. Siamo però consapevoli del fatto che alcuni punti sono soggettivi e potrebbero esistere casi particolari in cui la loro interpretazione potrebbe essere diversa.
Ce  ne scusiamo in anticipo e, qualora qualche parte del sito non rispetti queste regole, vi preghiamo di contattarci.

Qualcuno dirà: allora è solo un problema tecnico. Noi non siamo d’accordo.
Per un sito cattolico che si propone di comunicare l’esperienza di fede della comunità cui si riferisce, di essere insomma un strumento di evangelizzazione, l’accessibilità non è solo un problema tecnico ma è una scelta pastorale.
E’ cercare di farsi “tutto a tutti”.
Questa è l’idea che ci ha guidato nella realizzazione di questo sito: essere ‘usabili’  da tutti, o dalla maggior parte; da chi ha difficoltà personali e da chi non può permettersi una piattaforma più dotata tecnologicamente, e dispone di strumenti più modesti ma comunque efficaci per comunicare.
E’ un po’ come quando si va insieme in montagna. Si va col passo dell’ultimo perché quello che conta non è arrivare presto o prima, ma arrivare tutti.
Ci scuserete allora se sul nostro sito non troverete effetti che lasciano stupiti.
Ma desideriamo che chi ci incontra, si fermi, riceva un po’ di quello che vogliamo comunicare e poi, magari, ci lasci anche qualche cosa di suo.
Per noi, più siamo e meglio è.

Link:
[interno] Vai alla presentazione del sito da parte del parroco, p. Lucio Maria Zappatore.
[esterno] Xavier Debanne: " L'evoluzione del Web durante il pontificato di Giovanni Paolo II" [scarica pdf 44 KB]

Parrocchia S. Maria Regina Mundi - Via Alessandro Barbosi, 6 - 00169 - Torre Spaccata - Roma
Tel. (39) 06 263798 - Fax (39) 06 23269025 - parrocchia@mariareginamundi.org