"La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"
Si  parla molto oggi di qualità della vita, ma che cosa è e come si può  misurare?
E’ un  discorso molto complicato e comunque da trattare ‘ai massimi livelli’? Oppure è  un argomento con il quale fare i conti in prima persona?
Anche l’impegno  politico è  spesso presentato come un atto specifico di qualche ‘esperto’, senza pensare  che le nostre scelte quotidiane ne sono poi influenzate. È possibile invertire  questa tendenza?
E tutto questo come si realizza nell’essere Chiesa a Torre Spaccata nel 2007?
Se la parrocchia è la comunità dei fedeli che vive in un determinato territorio è importante testimoniare la propria fede “qui ed ora” nel posto e nel momento che siamo chiamati a vivere, senza paura di sporcarci le mani con le cose ‘mondane’ ma sapendo che, come è detto nella lettera cosiddetta “a Diogneto” scritta da un cristiano del II secolo d. C.: “… I cristiani non si differenziano dal resto degli uomini, né per territorio, né per lingua, né per consuetudini di vita. Infatti non abitano città particolari, né usano un qualche strano linguaggio, né conducono uno speciale genere di vita… E, pur seguendo nel vestito, nel vitto e nel resto della vita le usanze del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e per ammissione di tutti incredibile… In una parola, i cristiani sono nel mondo quello che è l'anima nel corpo. L'anima si trova in tutte le membra del corpo; anche i cristiani sono sparsi nelle città del mondo. L'anima abita nel corpo, ma non proviene dal corpo; anche i cristiani abitano in questo mondo, ma non sono del mondo”.
Di seguito trovate:Un altro morto.
O è meglio dire altre vittime:  famiglie, figli, amici.
La necessità di utilizzare il tempo con sempre più isteria ha preteso un altro sacrificio. 
Come posso gridare alle  amministrazioni, ai nostri dipendenti pubblici, che quello che è stato fatto per regolare il traffico su viale dei Romanisti è insufficiente?
O meglio, possiamo, anche come  Parrocchia, avere il diritto di chiedere conto di quanto è stato fatto  dalle amministrazioni locali? Come possiamo incidere? Cento voci che gridano fanno sicuramente più rumore di una? Abbiamo il diritto ad una risposta. Una  lettera aperta al Municipio, una manifestazione, un'altra raccolta di firme?
Permettetemi un altro discorso, forse,  non meno importante: al centro c'è sempre il massimo rispetto per la vita umana.
Ho due ragazzi che giocano a basket. Passatempo legittimo.
Ora, mi chiedono (a volte) di poter  andare in Parrocchia - come ho fatto anche io per molti anni - a giocare  utilizzando il canestro dietro la grande vetrata.
Qui nasce la mia perplessità. Quanto  possono essere nocive le antenne poste sopra il campanile della Chiesa?
Potrei non permettere ai ragazzi, legittima esigenza, di frequentare il suddetto campo (che è proprio  il caso di dire "magnetico")?
La domanda, legittima, resterebbe comunque per i restanti parrocchiani: quanto sono utili quelle antenne sopra la nostra testa?
Andrea
Condivido  pienamente lo sdegno e la preoccupazione di Andrea.
 
  Sono anni che ci lamentiamo  della pericolosità di viale dei Romanisti: non si contano ormai più le lapidi  che ricordano i morti lungo il viale. Adesso il problema è raddoppiato a causa di  tutte le rotatorie di Tor Vergata che scaricano sulla strada tutto il traffico  della zona, per cui VIALE DEI ROMANISTI DA ARTERIA CENTRALE DI UN AGGLOMERATO  URBANO E' DIVENTATA ARTERIA A SCORRIMENTO VELOCE, spaccando in due il nostro  quartiere (e spaccando le ossa ai malcapitati che osano attraversarlo, anche se  sulle strisce o al semaforo). 
Prima  di considerare i passi da fare, è bene ricordare quelli che sono già stati  fatti.
  Più  volte sono state raccolte firme ed è stato bloccato simbolicamente il viale.
  Ho  partecipato personalmente alla commissione di cittadini che si è recata al Comune  per perorare l'installazione di un nuovo semaforo, ed ho una fitta  corrispondenza con gli uffici comunali per promuovere interventi atti alla messa  in sicurezza della strada.
  Nell'ultima,  proponevo cinque punti:
  1.  la rasatura della siepe che impedisce di vedere la corsia opposta in caso di  attraversamento;
  2. l'installazione di ulteriori  semafori per rallentare ancora di più il traffico;
  3.  la costruzione di un soprapasso tra il Parco Mancini e il mercato coperto (è il  punto più facile per la
  sua  realizzazione) ed eventualmente un altro nella zona di S. Bonaventura;
  4. l'esposizione di un cartello  all'inizio e alla fine del viale con la scritta: CENTRO ABITATO LIMITE DI  VELOCITA’ 50 KM/H;
  5.  La presenza saltuaria di una pattuglia di polizia per far capire agli  automobilisti che il viale è sotto controllo. 
A  queste proposte concrete il Comune ha risposto:
  1.  le piante non si potevano tagliare in quel momento perchè non era stagione;
  2.  i semafori attuali sono sufficienti, comunque non si escludeva la possibilità  di installarne altri, qualora
  si  fosse avvertita la necessità;
  3.  non ci sono i soldi per costruire un soprapasso;
  4.  il cartello di CENTRO ABITATO non si può mettere, sia perchè gli automobilisti lo  dovrebbero già sapere sia perchè metterlo all'inizio del viale, potrebbe far  pensare che prima e dopo non ci siano centri abitati;
  5.  le pattuglie della polizia sono poche e non possono controllare tutte le  strade.
  Ognuno  valuti, con il proprio buon senso, queste risposte.
  Essendo  nel frattempo rinato il Comitato di Quartiere, ritengo che sia opportuno  sollecitarlo a fare pressione presso gli organi competenti.
  Un  progetto già c'è (l'ho visionato personalmente) e prevede tre corsie, con più  semafori e una rotatoria all'incrocio tra via di Torre Spaccata e viale di  Torre Maura: mi è sembrato insufficiente e ritengo più opportune alcune delle  proposte di cui sopra.
Sul  secondo argomento: basket e antenne
  Intanto  devo fare due precisazioni: quelle antenne sono state messe nel 1999, quando io  mi trovavo a Trapani; quando fu proposta l’installazione nel 1997, (ero io  parroco a Torre Spaccata) rifiutai
  nella  maniera più assoluta, non solo per i motivi addotti da Andrea, ma anche perchè  il campanile è un simbolo religioso e non dovrebbe essere usato per scopi commerciali.
  Altra  precisazione:  la parrocchia non riceve  alcun compenso dalla presenza delle antenne; il contratto è fra il Vicariato di  Roma (proprietario della nostra chiesa) e la OMNITEL.
  Debbo  aggiungere inoltre, che il Vicariato stipula questi contratti per far fronte  alla continua e stressante ricerca di fondi per la costruzione di nuove Chiese  (questo per far capire che non è un contratto fatto a mero scopo di lucro).
  Dopo  queste precisazioni, aggiungo alcune cose che forse molti non sanno:
  1.  appena rientrato a Roma sono riuscito a bloccare l'installazione di una seconda  antenna che era ormai già pronta;
  2.  ho anche richiesto ufficialmente al Vicariato la rimozione dell’antenna, ma la  risposta è stata che la rescissione del contratto avrebbe comportato un onere  non indifferente;
  3.  nel corso di questi anni mi sono pervenute almeno una decina di nuove proposte  di istallazione e sono state tutte respinte al mittente;
  4.  il contratto per l'antenna installata è decennale, per cui mi auguro che fra  due anni si possa rimuovere;
  5.  ogni volta che è stata chiamata la ASL e l'ufficio tecnico preposto per questi controlli,  le emissioni dell'antenna sono risultate sempre nei parametri consentiti dalla  legge;
  6. a questo si aggiunga (ma non  so quanto possa consolare...) che a detta dei tecnici, da me interpellati, il  punto più sicuro è proprio sotto il campanile, perché le radiazioni non cascano  a pioggia, ma si diffondono parallele al terreno, per cui sotto l'antenna non ve  ne sono;
  7.  di tutto il problema è stata fatta una relazione al Vescovo Ausiliare del Settore  Est (allora Mons. Cesare Nosiglia), durante una riunione del Consiglio Pastorale  Parrocchiale.
Chiudo  con una riflessione personale: mi dispiace di essere stato tirato in ballo   per una cosa che non ho né fatto né voluto e che ha causato anche  un danno economico alla parrocchia, in quanto diverse persone hanno giurato di  non dare più una lira (speriamo che questo giuramento sia decaduto con  l’introduzione dell’euro!) proprio a causa di queste antenne e ai “guadagni” che  queste portavano alle casse parrocchiali (a Napoli si direbbe: “cor... e  mazziato!”).
  Per  non parlare poi della psicosi della gente.
  Un  giorno è venuta una persona dalla zona di S. Bonaventura (qualche chilometro  distante dal campanile) protestando animatamente che non dormiva più la notte  per colpa delle radiazioni emesse da queste antenne.
  In  conclusione mi dispiace di questa vicenda, ma non credo di poter fare di più di  quanto abbia già fatto.
 
  Se qualcuno pensa di suggerire nuove proposte sono ben disposto  a valutarle.
P. Lucio Maria Zappatore, Parroco
Visti gli argomenti trattati da Andrea, abbiamo girato il messaggio anche al Consiglio direttivo del CdQ di Torre Spaccata.
Domenico e Alessandra, che ringraziamo, hanno inviato due email; entrambe, non danno una diretta risposta ad Andrea, vogliono invece ricordare che per poter fare qualcosa per il nostro quartiere bisogna realmente “unire cento e più voci”.
Il Comitato di Quartiere lamenta l'assenza di una sede ma anche la scarsa partecipazione degli abitanti alle manifestazioni ed iniziative proposte; bisogna operare un cambiamento culturale profondo che ci porti ad essere meno egoisti e cercare il dialogo con tutti; prendere quello che è buono negli altri e metterlo insieme.
Tra qualche giorno (e sul sito ne troverete notizia) si terrà l'assemblea annuale di tutti i soci, è il momento opportuno per impegnarci in prima persona, e le cose da fare non mancano.
L'invito è: passare meno ore davanti alla televisione e più tempo a confrontarsi con gli altri.
Chi lo raccoglie?
Posso dire la mia sul corridoio della mobilità su viale  Palmiro Togliatti?
A me piace.
Era ora che sulla Togliatti si facesse una corsia  preferenziale per il mezzo pubblico.
Ogni volta che la percorro in autobus, penso al tempo che  guadagno e, con rammarico, penso a tutto quello che ho perso, nel passato, sul  bus, imbottigliato nel traffico delle automobili.
E allora penso “Era ora!”.
Non era possibile che il tempo di percorrenza per giungere  alla stazione della metropolitana di Subaugusta, superasse quello trascorso in  metropolitana per andare in  ufficio.
Comprendo i disagi per i lavori, ma poi finiscono e il mezzo  pubblico migliora il suo servizio.
Quanti di quelli che si lamentano usano quotidianamente  il trasporto pubblico?
Io credo che tutto insieme non si possa avere e che, se si  debba scegliere, vada preferito il trasporto pubblico.
Vorrei poi aggiungere qualche considerazione sullo stato  delle strade nel nostro quartiere.
Abito in una strada che da anni non viene riasfaltata. Solo  qualche toppa qualche volta, e pure messa male.
Mi piacerebbe allegare i conti del gommista:”Dottò, il  cerchione è andato e pure gli altri non è che se la passino meglio. “
Di questa situazione mi sono lamentato un anno fa con il  Sindaco. Nella mail di risposta, mi disse di mettermi in contatto con il  Municipio.
Sta forse là il problema? E' probabile perché anche altre  strade del Municipio non se la passino meglio. Ricordo un lungo periodo di  dissesto di viale di Tor Bella Monaca.
E allora mi chiedo: come al solito il problema sta nel  manico?  E non lo possiamo cambiare, come  facciamo con le pentole?
Sulle targhe delle nostre strade c'è scritto” Quartiere  XXIV” ovvero “Don Bosco”. Ma “Don Bosco” sta nel X Municipio e noi invece nell’VIII. 
Perché  non siamo del  X?
E' vero che si stanno ridefinendo i territori dei Municipio?
E noi non possiamo passare con il X? E come si fa a cambiare  Municipio?
Dite che sarà un'altra buca? Forse, ma questa  almeno non mi scassa le gomme e gli  ammortizzatori della macchina.
Roberto
Condivido ciò che dice Roberto anche se per quanto riguarda la corsia preferenziale trovo che avrebbero dovuto sfruttare il largo spartitraffico che esiste sulla Palmiro Togliatti tra via Casilina e Don Bosco; per quanto riguarda l'annessione al X Municipio anch'io ho chiesto come si poteva fare per l'accorpamento, anche perché il X mi pare più attrezzato, ma mi è stato risposto che é impossibile, qual'é il vero motivo? Saluti.
Graziella del CdQ