"La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata
Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana
P. LUCIO ZAPPATORE PREMIATO COME MIGLIOR POETA IN DIALETTO ROMANESCO
Il parroco p. Lucio ha vinto il 1° premio al concorso letterario promosso dalla casa editrice Ibiskos di Empoli con la sua poesia 'Na finestra su ner celo.
La poesia sarà pubblicata in una antologia dal titolo RomainRima.
Composta a seguito dell’omelia dell’allora Cardinale Ratzinger (ora Papa Benedetto XVI) durante il funerale di S. Santità, il Papa Giovanni Paolo II) nella quale pronunciò la frase: “Possiamo essere sicuri che il nostro amato Papa sta adesso alla finestra della casa del Padre, ci vede e ci benedice”.
Dio, che pace, che luce: finarmente
so’ giunto anch’io quassù. Ma sai ch’edè?
Me sento ancora preso co la mente
a guardà giù, p’annà a vedé che c’è.
Famme oprì ‘sta finestra: giù se sente
un bisbijo de canti e nun zocchè.
Anvedi là a San Pietro quanta gente
che sta a fà er funerale propio a me!
L’ho cercati p’ er monno da quer dì:
peccui se spiega come a ‘sta magnera,
li giovani mo stanno tutti lì.
Ma senti er Cardinale che sta a dì:
com’ha fatto a vedemme da la tera
affacciato in finestra a benedì?
“Chiuda quela finestra!”
No!!! Nun è propio er caso…nun è ora:
dovemo continuà a parlacce ancora…
N.B. Trattasi di una cosiddetta “sonettessa” nel gergo poetico romanesco, cioè un sonetto con la coda, composta da un settenario e due endecasillabi.
Questa poesia è stata declamata davanti al S. Padre Benedetto XVI il 2 marzo 2006, durante l’Udienza ai Parroci romani. Al termine il Papa ringraziava con queste parole:
“Rivolgo un grande grazie per questa meravigliosa poesia! Ci sono anche poeti ed artisti nella Chiesa di Roma, nel presbiterio di Roma, e avrò ancora la possibilità di meditare, di interiorizzare queste belle parole e di tener presente che questa “finestra” è sempre “aperta”.
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