particolare della vetrata dell'abside della parrocchia foto del papa Giovanni Paolo secondo che incorona la statua della Madonna "La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"
Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata

Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
Padri Carmelitani della Provincia Italiana
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SULLE ORME ROMANE DEL BEATO ANGELO PAOLI [è possibile scaricare l'itinerario in pdf]

a. La presentazione del cardinale Agostino Vallini
b. Le tappe del pellegrinaggio
c. Il racconto della prima esperienza parrocchiale

Le illustrazioni sono tratte da: Le magnificenze di Roma antica e moderna di Giuseppe Vasi, edite tra il 1747 e il 1761

a. Presentazione dell’itinerario romano di Angelo Paoli

basilicaLa beatificazione del carmelitano P. Angelo Paoli, avvenuta nella Basilica Papale di San Giovanni in Laterano in Roma il 25 aprile 2010, ha permesso di conoscere la vita di questo sacerdote, romano di adozione, e di presentarlo come esempio alla comunità cristiana di Roma.
La sua vita spirituale ebbe come punto cardine l’amore all’Eucaristia, attraverso la celebrazione della S. Messa, che faceva procedere e seguire da un lungo tempo di preparazione e di ringraziamento, e l’adorazione al SS.mo Sacramento davanti al quale passava anche lunghe ore della notte. Coltivava poi una tenerissima devozione a Maria, venerata sotto il titolo di Madonna del Carmelo, che lo impegnava nel tempo libero a confezionare con le sue stesse mani gli scapolari, che regalava come unico compenso ai suoi benefattori. La grande carità lo spingeva a servire ogni giorno i poveri, gli ammalati (ai quali portava anche musicisti, ballerini e maschere, vero precursore della clownterapia), i carcerati, i convalescenti, per i quali, con una intuizione straordinaria, creò un ospizio sullo stradone di S. Giovanni.
Nei suoi progetti caritativi e di servizio coinvolgeva i potenti del tempo, sia nobili che ecclesiastici.
Il Beato Paoli è stato un eloquente testimone della carità e anche ai nostri giorni la sua vita offre un valido aiuto a tutti coloro che vivono concretamente il comandamento dell’amore.
Questo itinerario spirituale, sulle orme che il Beato ci ha lasciato nei 33 anni di vita romana, vuole essere una esperienza di riflessione per conservarne vivo il ricordo e imitare l’ardore della sua carità. Lo raccomando a tutti i fedeli, sacerdoti e laici, ed esprimo l’augurio che la visita nei luoghi ove egli visse e operò susciti nei cuori dei pellegrini l’ardente desiderio di portare agli uomini della nostra città, con la vita e la parola, il lieto messaggio
dell’amore di Dio.

Agostino Card. Vallini
Vicario Generale del Santo Padre per la Diocesi di Roma

b. Le tappe del pellegrinaggio

martinoTappa n. 1 - Raduno nella piazzetta davanti alla BASILICA DEI SS. SILVESTRO E MARTINO AI MONTI (viale del Monte Oppio, 28 - tel. 06.4784701) dove il Beato è vissuto 33 anni e dove è morto il 20 gennaio 1720; qui radunava ogni giorno i poveri (visita alla tomba del B. Angelo Paoli, ai suoi ricordi, al Titolo di Equizio).
Prima catechesi: a San Martino ai Monti.
Presentazione della vita del Beato Angelo Paoli. Riceviamo la benedizione con le reliquie del Beato Angelo prima di iniziare con spirito di preghiera il pellegrinaggio.

Uscendo da S. Martino ai Monti si percorre a sinistra viale del Monte Oppio, si attraversa via Giovanni Lanza, all’altezza delle strisce pedonali, e, proseguendo a destra, si arriva al Largo Brancaccio. Risalendo a sinistra, per via Merulana, verso S. Maria Maggiore, si attraversa la strada, all’altezza delle strisce pedonali, di fronte alla chiesa di S. Alfonso de Liguori, e subito a destra si imbocca via di S. Vito per visitare:
viperescheTappa n. 2 - CONSERVATORIO DELLE “VIPERESCHE” (via di S. Vito, 10 - tel. 06.87440609) Ospizio per ragazze in difficoltà, fondato nel 1668 dalla nobildonna Livia Vipereschi (da cui il nome), dove Angelo Paoli fu per anni Confessore e Direttore Spirituale. Attualmente è un pensionato per studentesse diretto dalle Pie Discepole del Redentore.
Seconda catechesi: al Conservatorio delle Viperesche a servizio delle ragazze in difficoltà.
Quali sono oggi le difficoltà, i malintesi e i nemici della vita spirituale e del progresso della conversione? Il seme e la fiamma della conversione va costantemente alimentata: Confessione e Direzione spirituale.

Riprendendo via Merulana, in direzione di S. Giovanni in Laterano, si arriva alla:
scala Tappa n. 3 - SCALA SANTA che il Beato faceva di frequente. Un giorno, uscendo dalla Scala Santa, e vedendo dinanzi a sé l’Ospedale di S. Giovanni, Angelo Paoli sentì la sua chiamata a servire lì gli ammalati.
Terza catechesi: la devozione alla Scala Santa.
Cosa è la devozione della Scala Santa e quale frutto ha prodotto nel Beato Angelo? Domandiamoci quale frutto vorremmo portare alla chiesa e al mondo? Ci mettiamo in ginocchio sulla scala senza però percorrerla. Ogni vocazione è vocazione alla carità.

Uscendo dalla Scala Santa, a sinistra, si attraversa la piazza, alle strisce pedonali con semaforo, e si entra, dall’ingresso principale, nella:
Tappa n. 4 - BASILICA DI S. GIOVANNI IN LATERANO, CATTEDRALE DI ROMA dove il Beato portava i suoi collaboratori, dopo il servizio reso nell’ospedale di S. Giovanni. Ci si ferma solo per un momento di adorazione nella Cappella del SS.mo Sacramento.
Quarta catechesi: a San Giovanni in Laterano. Introduzione al significato dell’Adorazione Eucaristica. Esposizione e Adorazione del Santissimo Sacramento per 15 minuti: ognuno chiede a Dio qual è quel frutto che gli piacerebbe finalmente portare.

Si attraversa la Basilica fino al transetto e si esce dalla parte laterale destra; si attraversa la piazza di S. Giovanni, all’altezza delle strisce pedonali con semaforo, per arrivare a:
ospedaleTappa n. 5 - OSPEDALE DI S. GIOVANNI – ADDOLORATA (SALA MAZZONI: l’ingresso si trova sulla stessa piazza S. Giovanni; apertura da lunedì a venerdì ore 7,30 – 18,00; sabato ore 7,30 – 13,00).
(visita alla Sala Mazzoni, che era l’antico padiglione dell’ospedale per gli uomini, con un crocifisso e un affresco con Gesù che guarisce il paralitico e alla Cappella dell’ospedale).
In questo padiglione Angelo Paoli visitava quotidianamente gli ammalati, portando anche una orchestrina con ballerini e le maschere a Carnevale, antesignano della “clown terapia”.
Quinta e sesta catechesi: presso la Sala Mazzoni. Due invenzioni del Beato Paolo: la “clown terapia” e l’Ospizio dei convalescenti: siate ingegnosi nel bene e la gioia cristiana.

Uscendo dall’Ospedale, a sinistra, si scende per la:
ospizio Tappa n. 6 - VIA DI S. GIOVANNI IN LATERANO (sosta presso la lapide, situata vicino alla facciata della Chiesa di S. Maria delle Lauretane - tra la basilica di S. Clemente e il Colosseo - che ricorda l’Ospizio dei convalescenti, fondato dal Beato, per accogliere i malati non ancora pienamente ristabiliti, dimessi dall’ospedale di S. Giovanni. Nel 1870 l’ospizio fu incamerato dallo Stato e il Comune di Roma ci ha fatto l’esattoria comunale. Della chiesa resta solo la facciata).

Al termine della via si attraversa l’incrocio, all’altezza delle strisce pedonali e si arriva al:
Tappa n. 7 - COLOSSEO (la sosta si fa tra il Colosseo e l’arco di Costantino). Fu il Beato a far recintare il Colosseo - che era diventato sede di gente di malaffare e prostitute - e a farvi piantare tre croci con delle cappellette con immagini della Passione, anticipando la Via Crucis, iniziata 50 anni dopo da S. Leonardo da Porto Maurizio. La croce attuale è quella fatta innalzare nell’anno santo del 1950.
Settima Catechesi: presso Croce del Colosseo. Ricordando la Via Crucis del Colosseo, ricordiamo i santi e i nostri veri maestri della nostra epoca che abbiamo incontrato qui al Colosseo: Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta.

monastero

Si risale per via Nicola Salvi, via delle Terme di Tito, largo della Polveriera, via Eudossiana e si imbocca via delle Sette Sale per visitare l’antico:
Tappa n. 8 - MONASTERO DELLA PURIFICAZIONE (via delle Sette Sale, n. 24 - tel. 06.483703) sosta nel cortile davanti all’antico Monastero della Purificazione - ora sede dei Canonici Regolari Lateranensi - dove abitualmente il Beato ogni mattina celebrava la S. Messa per le monache, con all’ingresso i resti della cappellina che lui stesso fece riparare.
Ottava catechesi: al Monastero della Purificazione. Il servizio di chi lava i piedi ed è in mezzo agli altri come Colui che serve.
L’itinerario si può concludere (previa prenotazione) con il SERVIZIO ALLA MENSA CARITAS DEL COLLE OPPIO.

c. Il racconto della prima esperienza parrocchiale

gruppo

Sabato mattina 27 novembre u.s., con una ventina di persone della nostra Parrocchia, accompagnate dal Parroco p. Lucio e da fra Francesco, abbiamo ‘testato’ l’itinerario-pellegrinaggio sulle orme romane del Beato carmelitano Angelo Paoli.

Partenza alle 7,30 dalla parrocchia, per arrivare alle 8,15 circa nella piazzetta della Basilica dei SS. Silvestro e Martino ai Monti, la chiesa dove il Beato è vissuto per 33 anni.
Il pellegrinaggio è iniziato con una preghiera nella Cappella del SS.mo Sacramento e della Vergine del Carmine (i due pilastri della vita spirituale del P. Angelo).
Poi, davanti alla tomba del Beato, c’è stato un altro momento di preghiera e quindi la visita alla saletta dei ricordi. Uscendo, ci si è fermati sulla piazzetta antistante la chiesa, dove è stato letto un brano, che ricordava la distribuzione miracolosa dei pani in quello stesso luogo.

gruppo2

Si riparte alla volta dell’antico Conservatorio della Immacolata Concezione detto “delle Viperesche” (perché fondato nel 1668 dalla nobildonna romana Livia Vipereschi), in via di S. Vito 10, dove siamo stati accolti dalle suore che ci facevano sostare nella Cappella dove il Beato celebrava talvolta la S. Messa, confessava le ragazze ed insegnava loro anche il canto gregoriano. Anche lì (sarà lo schema di tutto il pellegrinaggio) si leggeva un breve racconto legato al luogo visitato e si concludeva con una preghiera a Maria.

Tornati sulla via Merulana, ci siamo diretti verso la Scala Santa (che il Beato faceva frequentemente), quindi siamo entrati nella Basilica di S. Giovanni per un momento di adorazione al SS.mo Sacramento e successivamente ci siamo diretti verso l’antico padiglione degli uomini dell’Ospedale di S. Giovanni, il luogo dove maggiormente rifulse l’opera caritativa di Angelo Paoli verso gli ammalati.
Abbiamo letto altri episodi della vita di p. Angelo e, dopo la preghiera siamo usciti dall’Ospedale di S. Giovanni e ci siamo incamminati verso il Colosseo, percorrendo la via di S. Giovanni.
targaLungo la strada, poco dopo la Basilica di S. Clemente, si incontra la facciata della Chiesa di S. Maria di Loreto (resta solo la facciata, perché la chiesa è stata trasformata all’interno in uffici), abbiamo sostato presso la lapide posta dal Comune di Roma per ricordare l’Ospizio dei Convalescenti, un’altra opera straordinaria voluta dal Beato Angelo.

Siamo arrivati quindi al Colosseo; una breve sosta per ricordare che fu il Beato a ridonare dignità a questo monumento, facendolo recintare e piantando una croce al suo interno, dando inizio alla celebrazione della Via Crucis, tradizione che ancora oggi viene conservata dal Santo Padre.
Risalendo quindi per il Colle Oppio, siamo entrati nell’antico Monastero della Purificazione (oggi Collegio di S. Vittore dei Canonici Regolari Lateranensi), il luogo dove abitualmente il p. Angelo si recava tutte le mattine per celebrare la S. Messa.
Dopo questa ultima tappa, un gruppetto di noi si fermava alla Mensa Caritas del Colle Oppio, per concludere con un servizio concreto di carità il pellegrinaggio, mentre gli altri tornavano a casa. Tutto l’itinerario si è svolto in circa due ore e mezza.
Le prime impressioni a caldo hanno evidenziato la bellezza di questo itinerario, che permette di conoscere più da vicino il Beato Angelo paoli, nei luoghi concreti dove lui è vissuto, e consente di attuare subito i suoi insegnamenti con il servizio alla Mensa Caritas.

Parrocchia S. Maria Regina Mundi - Via Alessandro Barbosi, 6 - 00169 - Torre Spaccata - Roma
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