particolare della vetrata dell'abside della parrocchia foto del papa Giovanni Paolo secondo che incorona la statua della Madonna "La Parrocchia è una casa di fratelli, resa accogliente dalla Carità"
Giovanni Paolo II alla Comunità di Torre Spaccata

Diocesi di Roma
S. MARIA REGINA MUNDI
PP. Carmelitani della Provincia Italiana
[sei in: ATTIVITÀ/cronache 2006-2007]

LA MADONNA DE' NOANTRI DA TRASTEVERE A TORRE SPACCATA

Affollati a largo Peresio, erano tutti in attesa: il vescovo, mons. Armando Brambilla, p. Lucio il parroco, le suore dell'Istituto Nostra Signora del Carmelo e le terziarie carmelitane, i bambini della prima comunione e tutte le altre persone che si erano date appuntamento per incontrare la Madonna de’ noantri e accompagnarla nell'ultimo tratto di strada fino in parrocchia.
Poi finalmente è arrivata. E' comparsa in fondo a via Peresio e l'attesa è finita. L'applauso della folla è esploso insieme ai fuochi d'artificio preparati per accoglierla. La Madonna de' noantri era tra noi, per stare con noi per tutta la giornata di domenica.
 
La visita della Madonna fiumarola p. Lucio l’aveva annunciata in Consiglio pastorale già nel mese di marzo, come momento delle feste patronali, ma era solo una possibilità, nemmeno tanto certa: “la Madonna non esce tanto facilmente da Trastevere: è stata a New York ma che vuoi mettere New York con Torre Spaccata?” aveva commentato qualcuno. E invece eccola qui, vestita di bianco, avvolta nelle stelle e coronata, pronta ad incontrare i suoi figli, che non l'hanno lasciata sola per un attimo.
A Lei per tutto il giorno si sono rivolti i fedeli così come alla nozze di Cana, carichi della loro vita, delle loro speranze, delle loro difficoltà grandi e piccole perché le portasse al Figlio.
Come alle nozze di Cana.
E anche oggi, a chiunque si sia a Lei rivolto, risponde come quel giorno: “Fate tutto quello che vi dirà”.
I fedeli che l'attendevano e i confratelli e le consorelle dell'Arciconfraternita del Carmine di Trastevere, in processione hanno accompagnato la Madonna nella chiesa parrocchiale per la celebrazione eucaristica.
La chiesa era gremita e si sono dovute approntare delle panche perché i banchi non erano sufficienti per accogliere tutti i presenti.

Mons. Brambilla, vescovo delegato per le Arciconfraternite, nella sua omelia ha legato insieme l'evento mariano e la festa del Corpus Domini.
Maria ha espresso la fede eucaristica prima ancora che Gesù istituisse il sacramento. Il “fate questo in memoria di me” è già scritto nella vita di Maria nel “fate tutto quello che vi dirà” delle nozze di Cana.
L’eucarestia non è solo ricordo ma è “memoriale” di un sacrificio che oggi, qui, per noi, si rinnova nel memoriale: Cristo comunica a noi la sua vita e noi partecipiamo del suo sacrificio.
Maria, fin dal giorno della presentazione di Gesù al tempio, ha vissuto una speciale comunione col Figlio e con il suo sacrificio. Ma il sacrificio eucaristico è anche dono e Maria, sotto la croce, ci è stata donata come madre che ci aiuta a vivere la sofferenza e a portare la nostra croce.
Maria ci guida a vivere la spiritualità del Magnificat, cioè del ringraziamento, del “fare grazia”.
Nel Magnificat ringraziamo il Signore dei doni che ci ha fatto ma soprattutto del dono del Figlio.
La promessa del Salvatore si è incarnata in Gesù e si è realizzata pienamente nell'eucaristia.
Maria, col suo canto di lode, ci ricorda che siamo un popolo in cammino, immagine di quello che saremo nel banchetto del regno dei cieli; Lei, la Madre, in questo cammino ci guida con l'esempio della sua fede nel Figlio e ci aiuta intercedendo per noi.

L'immagine della Madonna de’ noantri è rimasta esposta alla venerazione dei fedeli per tutta la giornata, poi, dopo la recita del rosario e la celebrazione dell'eucaristia, verso le 18, è ripartita per rientrare a Trastevere nella chiesa di Sant'Agata, scortata dalla staffetta dei vigili urbani e dai confratelli dell'Arciconfraternita del Carmine.
A salutarla c'era ancora molta gente, ma non è stato un addio quanto piuttosto un arrivederci a Trastevere per la Festa de' noantri e al 29 luglio per la processione della Madonna fiumarola.

Nel congedarsi dalla Madonna, p. Lucio ha ringraziato a nome di tutta la comunità parrocchiale mons. Giovanni Maria Pittorru e Giampiero Romani, rispettivamente primicerio e governatore dell'Arciconfraternita del Carmine e tutti i confratelli e le consorelle del sodalizio trasteverino.
E' grazie alla loro disponibilità se l'evento si è potuto realizzare. La comunità parrocchiale, tutti i fedeli intervenuti (anche da altri quartieri) e i confratelli e le consorelle dell'Arciconfraternita hanno potuto vivere una forte esperienza spirituale che ha rafforzato in tutti la fede e la speranza e ha ridato forza nel cammino che la chiesa, insieme a Maria, sta facendo verso il compimento della promessa.
R.A.

Nella galleria fotografica, alcune foto che ritraggono l'arrivo della statua della Madonna e la processione; l'ingresso in chiesa e il continuo avvicendarsi dei fedeli ai piedi della Madonna fino al suo ritorno a Trastevere. In fondo, la solenne celebrazione eucaristica.

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